giovedì 26 settembre 2013

NINo

E finalmente, il tanto atteso NINo è arrivato per posta! Well done!

Qui, in UK, per poter lavorare, pagare le tasse, avere l'assistenza sanitaria, bisogna avere il National Insurance Number.

Abbiamo fatto la domanda con Laura il 6 o 7 settembre, loro ti fissano un appuntamento per una intervista, a Neath, Swansea.
Daniella, si è gentilmente offerta di accompagnarci, visto che qualche anno fa abitava proprio lì. Eh, ci ha fatto trovare un parcheggio gratis, in un paese dove invece tutti i parcheggi sono a pagamento :-)

Durante l'intervista, ti chiedono varie cose, tra cui l'identità, dove risiedi, da quando, indirizzi, spelling, che cosa fai, che cosa facevi...

Nella lettera che inviano a casa, e anche quando si viene accolti in reception, ti chiedono se hai bisogno dell'interprete. Interprete? Oh, no, thank you, we don't need it!

Ed infatti, ci hanno intervistati contemporaneamente e separatamente, tutto è filato via liscio, senza alcun problema, si può proprio dire, una formalità, abbiamo impiegato più tempo per aspettare la verifica dei passaporti che non per fare l'intervista vera e propria!

Ora, con il nostro "magic number" basta solo mettersi all'opera, siamo qui per questo.

Carlo & Co.

written in Wales

sabato 21 settembre 2013

Flashback: cose italiane #1

La nostra casetta era qui ad aspettarci.

Difficile esprimere a parole la pena ed insieme la rabbia di avere una casa tutta nostra, con le nostre cose, le comodità e dover essere costretti ad andare via perché qui non abbiamo più un futuro, se non quello della rassegnazione al peggio.

Per farci passare la nostra permanenza nel "migliore dei modi", ho perso 3 giorni e mezzo del mio ritorno in i-taglia per mettere le parola "FINE" ad una truffa bancaria. Di che si trattava? Leggete qua la e-mail di aiuto che avevo scritto:

"Buongiorno, sono Carlo, ci siamo sentiti poco fa per telefono riguardo al problema della carta di credito.

E' una carta di credito che ho sempre avuto, che ho usato solo nel 1998, ma che mi è sempre stata inviata nuova alla scadenza.

Due giorni fa, al mio ritorno da un viaggio all'estero, ho trovato una Vostra lettera di addebito mensile di 2,51 euro, non è specificata alcuna spesa, se non gli interessi mensili di 0,03 euro, verificando nel Vostro sito trovo sempre gli stessi 0,03 euro da marzo in poi.

La lettera di addebito è stata emessa il 1 agosto 2013 e c'è scritto che il pagamento è da effettuarsi entro il 11 agosto 2013!

Ho tentato inutilmente tutti i numeri che ho trovato su internet per poter parlare con qualcuno (0432 aaa.aaa, 0432 bbb.bbb, 800 ccc.ccc, 02 dddd), risponde sempre un disco che mi permette solamente opzioni ma che non mi dà la possibilità di parlare con qualcuno per sapere:

- su che cosa sono dovuti quegli interessi
- se posso inviare l'assegno anche se fuori tempo massimo, senza incorrere in altre penali
- a chi devo inviare la carta di credito per il recesso del contratto

Ho inviato anche 3 mail ad indirizzi relativi a xx.com ma ottengo sempre le inutili risposte di fare riferimento ai numeri telefonici precedentemente indicati.

E' un vero muro di gomma.
Le sarei molto grato se potesse indicarmi la via per risolvere questo "problema", dal momento che la settimana prossima me ne tornerò all'estero per un tempo indefinito, volevo risolvere definitivamente questa cosa per non trovarmi altre sorprese in futuro.

In allegato troverà la lettera di addebito e una schermata degli interessi addebitati in un mese qualsiasi.

Ringraziando per la sua disponibilità e cortesia, Le porgo cordiali saluti."

E' la e-mail che ho inviato ad un'anima gentile che, alla fine, mi ha risolto il problema ma ho dovuto andare di persona nella filiale di Vicenza. Ho pagato i 2,51 euro e restituito/annullato la carta di credito. Si è scoperto che i 2,51 euro saltavano fuori da una lettera di cambio condizioni economiche mai arrivatami, del costo di 2 euro, sui quali sono sempre stati addebitati i 0,03 euro di interessi. La carognata, ben pianificata, è stata la stampa della lettera datata 1 agosto con l'obbligo di pagare entro l'11 agosto, ben sapendo che la cosa sarebbe stata impossibile, così poi avrebbero potuto aggiungerci tutte le altre spese di ri-invio comunicazione, penale per mancato pagamento entro il termine, ecc., ecc. Furbi, ma soprattutto onesti.

La vostra onestà vi ha fatto perdere almeno un cliente.

W l'i-taglia!

Italian credit card scam
Monthly due interest


Carlo & Co.

partially written in i-taglia

Stunned!

La permanenza qui in Wales sta riservando le prime sorprese.

Tanto per cominciare, avevamo contattato l'ufficio per avere info su come fare per iscrivere la piccola a scuola. Ci hanno detto che ci avrebbero mandato a casa un form da compilare. Dopo quasi 10 giorni, e nessuna risposta/lettera ricevuta, la nostra amica Laura li ha ricontattati. Indovinate? Non è risultato da nessuna parte il nostro nome, né la richiesta di informazioni. Oh-oh, stunned!

Il giorno dopo, ci siamo recati ad una scuola cattolica qui vicino, l'accoglienza è stata incredibilmente calorosa ed amichevole, la direttrice ci ha subito detto che avevano posto per la piccola, inoltre ci ha fatto fare una visita di tutto l'istituto che ospita i piccoli dai 4 anni in su, elementari comprese, ci ha presentati a tutti gli insegnanti presenti ed alla fine, hanno accolto la piccola nella classe che l'avrebbe ospitata... l'indomani! Nella classe di Elisa oltre ad una maestra, c'è un maestro, insegnano insieme. La piccola si è subito seduta sulle ginocchia della maestra e poi si è tolta il giubbotto... a proprio agio, no?

Descrivere a parole quello che abbiamo visto è veramente impossibile: l'istituto è vastissimo, ordinato, pulito, pieno di giochi, attrezzature informatiche, laptop wireless, pc con le cuffie, proiettori, sabbiere al coperto, campo di pallavolo-pallacanestro all'aperto, palestra dedicata, cucina industriale con, a occhio e croce, una dozzina di piastre elettriche, e dentro la cucina hanno anche le impastatrici per impastare il pane! Insomma, una scuola ricca di risorse! Oh-oh, stunned!

Ciò che salta subito all'occhio è la divisa o uniform: tutti gli scolari ne sono obbligatoriamente provvisti e ogni scuola ha la sua, diversa da tutte le altre scuole, con stemma e cravatta, sia maschi che femmine.

Un'altra cosa che mi ha colpito è il vedere strumenti musicali tutti in fila, lì insegnano piano, chitarra e canto. Oh-oh, stunned!

Il pomeriggio è stato tutto dedicato alla ricerca della divisa scolastica, cosa non proprio facile, visto che l'anno scolastico era già cominciato, inoltre non c'era nulla di prenotato per tempo, ma alla fine, tra un negozio ed un altro, siamo riusciti a vestire anche la nostra piccola Elisa come una vera studentessa inglese!

Elisa's uniform :)
Non riuscendo a trovare delle camicie azzurre manica lunga, in un negozio appartenente ad una grossa catena di abbigliamento, ci è stato detto che potevamo ordinarle sul loro sito internet e poi farle arrivare al loro negozio il giorno dopo, così avremmo potuto risparmiare i soldi della spedizione! Abbiamo scoperto, così, che è prassi comune ordinare qualcosa su internet e farla arrivare al negozio più vicino, infatti le camicie, alla fine, le abbiamo ordinate da un'altra parte ma seguendo lo stesso procedimento. Oh-oh, stunned!

Finalmente il tanto atteso primo giorno di scuola è arrivato, la piccola l'abbiamo affidata alle maestre e noi siamo andati in segreteria per consegnare tutti i documenti richiestici. La segretaria ci ha detto che lì, a scuola, fanno anche dei corsi per i genitori, tipo, corsi di IPAD, solo per citarne uno. Alla fine ho chiesto quanto sarebbe costata la retta scolastica per la piccola ma la segretaria non capiva cosa volevo dire. Ho spiegato che se noi vogliamo mandare i nostri figli a scuola, in i-taglia dobbiamo pagare una retta mensile. Mi è stato risposto che non c'era da pagare nulla, it's free, dovete pagare solamente il pranzo, se lo richiedete, 1.85 sterline a pranzo, perché se un genitore vuole, può mandare il figlio a scuola con la pappa preparata a casa e non c'è alcun problema! Oh-oh, stunned, stunned, stunned!

Inoltre, per finire, ci è stato caldamente consigliato di fare le domande per avere i benefit, in modo da avere delle esenzioni in quanto momentaneamente senza lavoro. Ci ha consegnato personalmente i moduli da presentare. Normalmente la cravatta e la cartella personalizzata viene pagata a parte, 6 pound, al momento di pagarla, la direttrice ci ha risposto "You don't have to pay, this is my welcome gift for you"! Oh-oh, stunned again!

Poi è stata la volta di richiedere un appuntamento per aprire un conto corrente, assolutamente necessario per pagare le tasse, le bollette, farsi depositare lo stipendio e i benefit. Ad una famosissima banca, con filiali in tutto il mondo, ci è stato risposto che, per avere un appuntamento solo per aprire un conto corrente, ci sarebbero voluti non meno di 10 giorni! Oh-oh, stunned!

Allora, con Laura, siamo andati a Newport e anche qui la stessa cosa, la conferma che bisognava aspettare 10 giorni, erano a corto di personale e il primo buco libero sarebbe stato il 25 settembre ed un deposito minimo di... 500 pound. Oh-oh, stunned!

Siamo entrati in un'altra banca, proprio di fronte alla uscita della prima, e qui siamo stati già più fortunati, l'appuntamento è stato fissato dopo soli 3 giorni!

Qui ci sono parecchie differenze nel modo di operare a cui siamo abituati. Intanto, ti dicono che stanno via 5 minuti per fare le fotocopie dei passaporti e stanno via... un'ora (certamente fanno delle verifiche a livello di interpol o altro per vedere se possono fidarsi), poi ti chiedono anche una prova dell'indirizzo in cui abiti, solitamente pretendono una bolletta o una tassa da pagare, tipo luce, acqua, gas.

Poi arrivano le vere sorprese:
1) in questa banca, non ho dovuto versare nulla, cioè il mio c/c attualmente ha un saldo di zero ed è perfettamente utilizzabile
2) per aprire un conto cointestato abbiamo fatto 2 firme, una a testa tra mia moglie ed io, con questo possiamo avere carte di credito, home banking, libretto degli assegni
3) ho chiesto quanto costava avere il conto corrente al mese e l'impiegato ancora una volta, come era successo a scuola, non ha capito cosa intendessi. Anche a lui ho spiegato che in i-taglia, noi paghiamo per avere il conto corrente, per usare l'home banking, per avere il bancomat, la tassa sui c/c. Greg è rimasto molto meravigliato e mi ha risposto: "it's all free, it costs zero", facendomi anche "0" con la mano!
Oh-oh, stunned, stunned, stunned!

A bank account in UK costs "zero"!

Ho chiesto alla mia amica Laura se era vero tutto ciò e la sua risposta è stata: "Yes he is telling the true, it is all free, when you go to cash points to get money out you dont get charged or if you do from other bank cash points or supermarket cash points free free free :), I forgot to tell you, I give it for granted that is like that everywhere."

Qui siamo in un altro mondo, o forse è il belpaese povero e disastrato ad essere un altro mondo, però viene molta rabbia a pensare come funzionano diversamente le cose in i-taglia.

Carlo & Co.

written in Wales

giovedì 12 settembre 2013

Return to Wales

Hello everybody,
siamo ritornati in Wales.

Lo so: eravate ansiosi di sapere come andava, ma qui non c'è mai un attimo di pace, ora abbiamo cominciato seriamente a cercare lavoro, ma dobbiamo in contemporanea correre dietro ad una rogna italiana, le solite cose vergognose, che rendono grande l'i-taglia e che, una volta in più, non ti fanno rimpiangere di essere andati a vivere all'estero.

In ogni caso, a tempo di record, abbiamo fatto il viaggio di ritorno di 1720 km in 20 ore e 24 minuti di guida effettiva, questa volta senza sbagliare nemmeno una strada, alla media di 84 km/h. Media "bassa", poiché siamo stati incolonnati per parecchio tempo, per incidente, in uscita dal terminal di Dover e anche nella cintura urbana di Londra, per gli effetti di un altro grosso incidente, avvenuto nei dintorni, e conseguente traffico spostato nelle altre strade.

Di tutti i viaggi che abbiamo fatto, è stato il viaggio più faticoso, sia per la stanchezza, sia per il caldo, che in Francia ha sfiorato i 34 gradi.

Finalmente, alle 21:03, siamo riusciti ad assicurarci un posto nel solito B&B di Calais, meritata doccetta, pizze della nonna, pane con l'uvetta fatto in casa e torta della nonna e finalmente... un lettoooooo!

Nota di merito: ri-segnalo il B&B di Calais, posto veramente tranquillo, pulito ed economico, disponibilità e cortesia degli addetti alla reception, parlano tutti inglese, inoltre, non è solo merito della stanchezza ma i materassi del B&B sono veramente di prima qualità, per un riposo veramente rigenerante.

Alla mattina di giovedì, siamo partiti per il ferry terminal, che questa volta è partito con 45 secondi di anticipo... tutto senza alcun intoppo.

Ed alla fine, here we are!

Alcune foto del viaggio... altre arriveranno prossimamente :-)

Here is Monte Bianco!
Monte Bianco, it seems like a golden mountain, isn't it?
Waiting to enter in Monte Bianco's tunnel...
Leaving Calais


Carlo & Co.

written in Wales