Dopo quasi una settimana di permanenza in suolo inglese, possiamo dire che la nostra amica aveva pienamente ragione. Non bisogna avere timore, qui c'è tutto quello che eravamo soliti mangiare nella nostra terra. Noi, per motivi di comodità, ma anche di risparmio, ci riforniamo sia al Lidl, sia in altri supermercati della zona, si trovano le stesse confezioni, le stesse marche, con lo stesso gusto, con gli stessi pesi che siamo soliti acquistare in i-taglia.
Pasta, sughi, verdure, frutta, all'incirca hanno gli stessi prezzi che da noi. Si trovano perfino le mele della Val Venosta... Per alcune cose c'è molta più scelta, molte verdure che noi non abbiamo mai visto ed alcuni pesci veramente saporiti.
In teoria, la popolazione ha a disposizione tutto quel che servirebbe per un'alimentazione sana, ma ha anche a disposizione un sacco di schifezze di cui si nutre abitualmente. Come capita spesso di vedere, non hanno una cultura del cibo.
Una cosa che colpisce subito l'occhio girando per i supermercati, è il vedere un enorme numero di persone con problemi di gambe, gente che fà uso, nel migliore dei casi di bastone o di stampelle, e nel peggiore di carozzella. E non sono tutte persone anziane, ma anche persone attorno i 30 anni. Mi ricorda molto l'American Style; anche là hanno gli stessi problemi, sovrappeso e gambe non più funzionanti.
Che tristezza.
In giro si vedono molti Fish & Chips, al pub servono panini di carne esagerati.
Sarà che da poco tempo ho iniziato a leggere dei danni che porta una dieta ricchissima di proteine animali, latte e carne, ma ho veramente il sospetto che qui, l'alimentazione sbagliata sia la causa di parecchi malanni.
Curiosità: stranamente, qui, come unità di misura, usano il litro ed i grammi e fin'ora nelle confezioni, non ho mai visto galloni, pinte od once. Ma non disperate: rimangono ancora le miglia al posto dei chilometri.
Ed i gradi? Celsius o Fahrenheit? Celsius!
Carlo & Co.
written in Wales
secondo me perderai la tua invidiabile linea. Claudio
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